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Ministero dell’Interno

Un’importante strumento nel campo della sicurezza è rappresentato dal VADEMECUM OPERATIVO contenente le “Disposizioni operative per l’attuazione del Decreto Ministeriale n°269/2010, in materia di capacità tecnica e qualità dei servizi degli istituti di vigilanza ed investigazione privata”, realizzato a cura del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Ufficio per l’Amministrazione Generale, Ufficio per gli Affari della Polizia Amministrativa e Sociale.

Premessa

Il D.M. 1.12.2010, n°269, Regolamento recante: “Disciplina delle caratteristiche minime del progetto organizzativo e dei requisiti minimi di qualità degli istituti e dei servizi di cui agli articoli 256-bis e 257-bis del Regolamento di esecuzione del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, nonché dei requisiti professionali e di capacità tecnica richiesti per la direzione dei medesimi istituti e per lo svolgimento di incarichi organizzativi nell’ambito degli stessi istituti” (di seguito Decreto), muove dalla consapevolezza della qualità non ottimale dei servizi resi dagli istituti di vigilanza e di investigazione privata, nonché dalla necessità di garantire il pieno rispetto dei principi fissati dal D.P.R. 153/2008 e, in particolare:

  • Il superamento del limite provinciale della licenza, anche al fine di favorire un’offerta di servizi più ampia e qualificata, lasciando alle imprese di determinare i propri ambiti territoriali, in un quadro di regole omogenee per tipologia di servizi e per ampiezza degli ambiti territoriali entro i quali si intende operare;
  • Il perseguimento di una più elevata qualità organizzativa ed operativa dei servizi.

Tale fine viene raggiunto attraverso un’azione di forte controllo sulla “capacità tecnica” dei soggetti che intendono offrire servizi di sicurezza privata, espressamente prevista dalla legge (art. 136, primo comma, del TULPS) che, peraltro, la Corte di Giustizia delle comunità europee, nella richiamata sentenza del dicembre 2007, non ha contestato.

La legge prevede cioè un controllo sulle attività di vigilanza ed investigazione privata tale da assicurare sia la piena rispondenza agli interessi pubblici primari (integrità fisica e psichica, sicurezza delle proprietà e dei diritti correlati, possibilità di una pacifica vita di relazione),

da qualunque soggetto l’attività venga prestata, sia l’intervento immediato Ufficio per gli Affari della Polizia Amministrativa e Sociale ed efficace per ristabilire le predette condizioni indispensabili per la convivenza civile.

A tal fine il D.P.R. 4 agosto 2008, n. 153 demanda al decreto in esame l’individuazione delle caratteristiche minime cui deve conformarsi il progetto organizzativo ed i requisiti di qualità degli istituti e dei servizi, nonché i requisiti professionali e di capacità tecnica richiesti per la

direzione dell’istituto e per lo svolgimento degli incarichi organizzativi.

Vademecum operativo D.M. 269/2010

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